home123
Piante officinali
back123

Arbutus unedo

abutus

Arbutus unedo L.
Sinonimi: Unedo edulis Hoffm, Arbutus vulgaris Bub, Arbutus laurifolia L.
Famiglia: Ericaceae
Nome volgare: Corbezzolo, Marmelotta, Albatro
Etimologia: Il nome generico deriva da 'ar' = aspro, e 'butus' = cespuglio, probabilmente in allusione al sapore aspro delle foglie e dei frutti: il nome specifico deriva da unum edo che praticamente è un consiglio a consumare un solo frutto fresco.

Morfologia:
E’ un arbusto sempreverde di dimensioni variabili che da quelle di un piccolo arbusto può superare anche 10 m di altezza (Sardegna e Spagna). Ha la corteccia di un colore rossastro che si sfalda in placche.
Le foglie semplici alterne, brevemente picciolate, sono ovali-oblunghe ed acuminate da ambedue le estremità, hanno il margine dentato e consistenza coriacea, la pagina superiore è verde scuro, mentre verde chiaro è quella inferiore che presenta anche nervature prominenti rossastre nelle giovani foglie.
I fiori in numero di 15-30 sono riuniti in piccoli racemi penduli di 6-10 cm, ogni fiore è formato da un piccolo calice e da una corolla bianca o rossa a forma di otre, che termina con 5 brevi denti volti verso l’esterno.
I fruttisono bacche carnose più o meno rotondeggianti, con epidermide aranciata o rossastra che al suo interno contengono numerosi piccoli semi.

Diffusione, habitat, fioritura:
E’ pianta tipica della macchia mediterranea dove vive da livello del mare sino all’alta collina nella zona del leccio. Seppure presente in ogni tipo di suoli, preferisce i substrati sub-acidi nelle zone soleggiate e non soggette a gelate. La fioritura avviene da settembre a marzo, quasi contemporaneamente alla maturazione dei frutti formatisi l’anno precedente.

Proprietà ed usi:
Ha proprietà astringenti, leggermente antisettiche e diuretiche il frutto è particolarmente apprezzato per il suo contenuto di vitamina C e di zuccheri e viene consumato crudo specialmente insieme ad altre bacche. Entra comunque nell’industria alimentare per la produzione di marmellate, sciroppi, gelatine, canditi. Le foglie vengono utilizzate in erboristeria grazie al loro contenuto di resine, polifenoli (asbutoside) e tannini adatte a combattere le infiammazioni dell’intestino, del rene e della vescica. Il tannino viene impiegato nell’ industria chimica per la